Parliamo del Formulario di identificazione dei rifiuti. A che cosa serve e perché è così importante?
Formulario identificazione rifiuti: cos’è
Chiamato nel gergo comune anche FIR, il Formulario Identificazione Rifiuti è davvero molto importante. Si tratta di un documento che accompagna e che identifica i rifiuti durante le fasi di trasporto, per poterne garantire al meglio la tracciabilità.
Deve essere emesso per ogni tipo di rifiuto che viene trasportato, per ogni operazione di recupero oppure di smaltimento. Attraverso questo documento, come disciplina il Testo Unico Ambientale, devono essere necessariamente riportati alcuni dati, tra cui l’origine, la tipologia e la quantità del rifiuto, il nome e indirizzo del produttore e del detentore, l’impianto di destinazione, la data e il percorso dell’instradamento e il nome ed indirizzo del destinatario.
Deve, inoltre, essere redatto in diversi copie e datato, compilato e firmato dal produttore del rifiuto o dal detentore, controfirmato poi dal trasportatore. In sostanza, va a sostituire tutti i documenti precedentemente previsti per il trasporto dei rifiuti. Nel caso di rifiuti pericolosi, sarà necessario indicare anche i codici CER e la loro classe di pericolo.
Formulario identificazione rifiuti: come funziona
Il Formulario Identificazione Rifiuti attualmente non è stato corredato della vidimazione virtuale. Si tratta di un’indubbia semplificazione a livello burocratico di una disciplina parecchio complessa ed in evoluzione costante. Tra le novità, infatti, la vidimazione virtuale prevede un numero minore di copie prodotte: un tempo erano quattro, oggi sono due.
La prima rimane al produttore, mentre la seconda dovrà accompagnare per tutto il tragitto il rifiuto. Per garantire al meglio la tracciabilità, inoltre, è previsto che il trasportatore abbia una fotocopia del formulario compilato: tutti gli altri soggetti coinvolti ne riceveranno una copia. Tali copie devono essere, inoltre, conservate per un periodo di tre anni e non più cinque, come avveniva un tempo.