Per il ritiro delle batterie esauste poi affidarti a dei professionisti del settore: contatta ECS e scopri come fare

Ritiro batterie esauste

Le batterie esauste sono considerate rifiuti pericolosi, pertanto devono essere ritirate e smaltite con una particolare procedura.

La normativa in questione fa riferimento a diversi tipi di batterie o accumulatori: la prima è quella considerata come fonte di energia elettrica ottenuta con trasformazione diretta di energia chimica e può essere ricaricabile e non.

La seconda tipologia fa riferimento alle batterie o accumulatori per veicoli, mentre la terza riguarda le pile e gli accumulatori che costituiscono un rifiuto a norma dell’articolo 183 del decreto legislativo n. 152 del 2006.

Poiché si tratta di rifiuti speciali, è vietato lo smaltimento in discarica o mediante incenerimento dei rifiuti di pile e di accumulatori per veicoli, ad eccezione di residui che sono stati sottoposti a trattamento o riciclaggio. Tali prodotti devono, quindi, essere ritirati e consegnati a chi di dovere, che provvederà poi allo smaltimento in modo corretto.

Da ricordare come esista, inoltre, un registro a cui sono tenuti ad iscriversi i produttori di pile e di accumulatori, onde evitare sanzioni molto pesanti. I cittadini che hanno, invece, da smaltire rifiuti come batterie o pile di piccole dimensioni (lato lungo massimo di 25 cm), possono conferire presso gli appositi contenitori, gratuitamente e senza obblighi di acquisto di nessun tipo.

Ritiro batterie esauste: contatta ECS

Hai bisogno del ritiro di batterie esauste o di altri prodotti? Puoi contattare ECS.

Ci occupiamo di raccolta, trasporto, smaltimento di rifiuti di prodotti da ufficio, con particolare attenzione allo smaltimento dei rifiuti RAEE, come ad esempio i toner esausti, il computer ed i monitor, le stampanti e le fotocopiatrici, il neon, la carta e i documenti sensibili.

Ci interfacciamo con le aziende e ci preoccupiamo di comprenderne l’attività principale, andando poi a fornire i corretti riferimenti normativi: vale a dire, risposte concrete a chi per mestiere non si occupa di gestire i rifiuti speciali, ma lo lascia fare a chi ha scelto di farlo per professione.