A partire dal 1/1/2023 entrerà in vigore l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi. Vediamo di che si stratta.

Obbligo etichettatura imballaggi: che cos’è

L’1 gennaio 2023 scatterà l’obbligo dell’etichettatura ambientale degli imballaggi: attraverso il decreto n. 116 del 2020 è stato introdotto ciò per facilitare la raccolta ed il riciclaggio degli imballaggi e per dare giuste informazioni ai consumatori sulla destinazione degli imballaggi a fine vita. A partire da tale data, quindi, tutti gli imballaggi (primari, secondari o terziari) immessi in Italia saranno sottoposti a questa procedura.

Ricordiamo, in ogni caso, che i prodotti che sono privi dei requisiti prescritti dalla nuova normativa e già immessi in commercio potranno continuare a circolare normalmente fino al loro esaurimento. I soggetti obbligati al rispetto della nuova normativa sono non soltanto i produttori di imballaggi, ma anche altri operatori che sono coinvolti nella filiera del packaging. 

Il CONAI (Consorzio Nazionale Imballaggi) ha diffuso le linee guida sulle etichettature ambientali degli imballaggi: qui sono analizzati e gestiti gli aspetti più tecnici e le segnalazioni più frequenti pervenute da aziende e da associazioni di prodotti.

Come funziona l’obbligo etichettatura imballaggi per i rifiuti pericolosi

Sono molti a chiedersi come funziona l’obbligo etichettatura degli imballaggi per ciò che concerne i rifiuti pericolosi. A tal proposito, si richiama il decreto legislativo n. 152 del 2006 che prevede che venga adottata una disciplina specifica che individui le misure necessarie per applicare le disposizioni di legge. 

Esenti dall’obbligo di etichettatura degli imballaggi saranno i medicinali per umani e per animali, i dispositivi medici e quelli diagnostici in vitro, che seguiranno altre normative e che fanno capo alle competenze del Ministero della Salute.

Hai bisogno di ulteriori informazioni su come funziona l’obbligo di etichettatura ambientale degli imballaggi? Puoi contattare ECS. Ci occupiamo dello smaltimento di rifiuti pericolosi, ma anche di molto altro: possiamo, infatti, dare i corretti riferimenti normativi e risposte concrete a tutte le persone che, per mestiere, non si occupano di gestire i rifiuti e che lo lascia fare a chi ha scelto di farlo per professione.