L’attenzione per l’ambiente e il corretto smaltimento dei rifiuti sono temi sempre più cruciali per le aziende che operano in questo settore.
In questo contesto, il R.E.N.T.Ri, Registro Elettronico Nazionale sulla tracciabilità dei Rifiuti, assume un ruolo sempre più importante. Ma cos’è esattamente il R.E.N.T.Ri e come funziona?
In questo articolo, cercheremo di fornire tutte le informazioni utili per comprendere appieno il funzionamento del R.E.N.T.Ri e il suo ruolo nella gestione dei rifiuti.
Cos’è il R.E.N.T.Ri?
Il Registro Elettronico Nazionale sulla tracciabilità dei Rifiuti è un sistema di monitoraggio e tracciabilità dei rifiuti, istituito dal Decreto Legislativo 152/2006 e successivamente modificato dal Decreto Legislativo 205/2010.
Il sistema ha l’obiettivo di garantire la corretta gestione dei rifiuti, dalla produzione alla destinazione finale, al fine di prevenire il loro abbandono e favorire il riciclo.
Iscrizione al R.E.N.T.Ri
L’iscrizione al R.E.N.T.Ri è obbligatoria per tutte le aziende che producono, trasportano o smaltiscono rifiuti, comprese quelle che effettuano il recupero o il riciclo.
L’iscrizione deve essere effettuata attraverso la piattaforma online del Ministero dell’Ambiente.
Chi è obbligato ad iscriversi al R.E.N.T.Ri?
Tutte le aziende che producono, trasportano o smaltiscono rifiuti, comprese quelle che effettuano il recupero o il riciclo, sono obbligate ad iscriversi al R.E.N.T.Ri.
Inoltre, l’iscrizione è obbligatoria anche per le aziende che gestiscono impianti di trattamento dei rifiuti.
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